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Età corretta per intraprendere la danza del ventre

Età corretta per intraprendere la danza del ventre

Non esiste esattamente un età corretta e perfetta per iniziare a muovere i primi passi nel Mondo della danza del ventre.

La bellydance è basata anzitutto sulla tecnica profonda dei movimenti, più che sulla forza fisica necessaria per compierli correttamente, si seguono perciò maggiormente le ritmiche corporee connesse alle loro trasformazioni, lo sforzo fisico viene perciò messo completamente in secondo piano.

Non è dunque il danzatore che deve al 100% adattarsi alle esigenze della danza del ventre, ma è la stessa danza che dolcemente, ci seguirà passo dopo passo nel nostro lungo cammino di apprendimento.

I gruppi della bellydance sono composti da allieve aventi età molto differenti tra loro.

Un corpo che negli anni cambia e muta la propria struttura fisica, viene accompagnato in maniera ancor più naturale se si decide infine di praticare danza, ancor più se si sceglie in via definitiva la danza del ventre, poiché essa contiene all’interno della sua tecnica, una serie di nozioni e di esercizi che fanno benissimo dal punto di vista organico e muscolare, soprattutto se parliamo in confronto ai corpi femminili.

L’età non è un fattore di cui tener conto, esistono corsi all’interno dei quali possiamo trovare età miste, dai 14 ai 55 ed a volte anche 60 anni.

La ragazze più giovani sono incuriosite e si confrontano amorevolmente con le persone più adulte, le quali, non perdono tempo ad elargire consigli utili per evitare problematiche psico-fisiche future alle loro nuove amiche di ballo.

La danza del ventre aiuta la donna sia psicologicamente che fisicamente

La bellydance aiuta a strutturare in maniera impeccabile e benevola, un’immagine fisica che varierà in base all’esperienza che il corpo subirà nel tempo, durante il percorso di studio.

In questo modo, ognuna delle allieve, potrà sfruttare questo a suo vantaggio e, con una piccola dose di attenzione e scaltrezza, riuscire ad evitare le immagini stereotipate e malsane che oggi i media utilizzano nei confronti delle ballerine di bellydance.

Questi messaggi sono in particolar modo rivolti alle madri di famiglia, quelle donne mature che pensano esclusivamente che il passaggio degli anni, debba imprescindibilmente evocare ad un peggioramento fisico e strutturale dei loro già molto provati corpi; in realtà non è proprio così e queste danze folkloriche e popolari ne sono la prova…

Molte delle mamme che capiscono questo e provano a danzare anche in età adulte un poco avanzate, capiscono che sia il loro fisico che la propria vita, possono ottenere ancora diversi risvolti e risultati davvero sorprendenti e che nulla è morto, finché non è sepolto.

La loro maturità, al contrario di ciò che si può pensare, le rende più scaltre e laboriose delle donne più giovani, la loro danza acquisirà nel tempo una profondità maggiore e molto più introspettiva, se paragonata alla danza svolta da un’allieva molto giovane.

Col passare degli anni, nella vita di una donna, si entra maggiormente e si accettano differenti fattori inerenti alla propria sfera sessuale e del proprio fisico femminile, riuscendo ad ottenere risultati qualitativamente migliori, perché dettati dall’inibizione caratteriale.

Così facendo si otterrà una maggiore conoscenza ed attitudini delle capacità fisiche.

Ovviamente in cima ad ogni cosa, quando parliamo di ballo popolare o danza accademica, occorre sapere che la costanza è forse uno dei fattori basici più importanti, forse il più importante.

La costanza nell’attività fisica o nel nostro caso, nella danza del ventre, ci spingerà verso una ricerca fisica ed introspettiva senza limiti, cosa assolutamente necessaria se si desidera veramente danzare!